Il castello di Acquaviva d’Isernia fu edificato a guardia del fiume Rio che nasce a Rionero Sannitico e attraversa buona parte del territorio di Acquaviva d’Isernia e di Cerro al Volturno, per sfociare nel fiume Volturno. Il castello fu costruito sotto il dominio della famiglia Borrello su un’altura da dove è possibile controllare tutto il paese. La struttura del castello è tipica dei castelli medievali, tre livelli A forma quadrangolare. Durante l’arco dei secoli il castello è stato più volte ristrutturato per adeguarlo alle esigenze di difesa e di attacco e solo dopo la fine dei conflitti bellici tra gli angioini e gli aragonesi fu trasformato da fortezza a residenza signorile. Le ristrutturazioni più evidenti sono state quelle fatte tra il XV e il XVI secolo , quando ci fu l’evento della polvere da sparo, per questo nuovo sistema di guerra furono costruite le bocche da fuoco e il muro a scarpa. Facevano parte del castello anche quattro tori , oggi non più esistenti. Tra i feudatari del castello ricordiamo Filippo d’Angora, feudo concesso da Carlo d’Anciò nel 1269, poi nel 1317 il feudo fu di Iacovella Ceccano e infine passo ad Andrea Carmignano che lo tenne fino all’abolizione della feudalità. Dopo i danni subiti durante la seconda guerra mondiale e il terremoto del 1984 sono state eseguiti alcuni lavori di manutenzioni che non hanno risolto a pieno i problemi strutturali del palazzo.